AC Monza recupera il suo nome a dominio

Vi siete mai chiesti il motivo per il quale, quando si decide di aprire un sito web, gli sviluppatori si preoccupano di acquistare le più comuni estensioni del dominio di riferimento? La risposta è semplice: non farlo significherebbe dover fare i conti con spiacevoli situazioni come quella con cui ha dovuto imbattersi l’AC Monza che è riuscita a entrare in possesso del proprio dominio solo a seguito di ricorso. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di capire cosa è accaduto.

La storia dell’AC Monza è tanto semplice quanto emblematica: fino a non molto tempo fa, gli utenti che digitavano www.acmonza.com non venivano indirizzati alla pagina dell’associazione calcistica bensì a quella dell’Automobile Club di Monza. In pratica, avevano la possibilità di visitare non un sito di calcio bensì un sito di vendita di auto. La buona notizia è che tutto è stato risolto ma di certo non in maniera così immediata. La squadra di calcio all’inizio del mese di marzo, attraverso un comunicato stampa, ha reso noto il fatto che il proprio sito web finalmente era raggiungibile attraverso l’estensione .com. Per riuscirci è servito dare seguito ad un ricorso formale all’indirizzo del proprietario dell’Automobile Club brianzola. Tutto è bene quel che finisce bene, dunque? In questo caso, sì. Vale la pena, però, specificare che, come in ogni altro ambito, anche in questo caso è sempre meglio prevenire che curare. Ma vediamo quale è nel dettaglio il procedimento a cui dare seguito per consentire a chiunque dovesse incontrare il medesimo ostacolo di agire con rapidità e in maniera risolutiva.

La storia

A fine 2018, l’AC Monza è stata rilevata da Fininvest, ottenendo un importante risalto mediatico in Italia e non solo. In pochissimo tempo, dunque, AC Monza è diventato un brand famoso. L’Automobile Club di Monza non ha perso tempo e il 6 settembre del 2018 ha registrato il dominio con l’estensione .com. L’idea, stando a quanto è stato reso noto dal proprietario dell’azienda, era di aprire uno showroom proprio in questa zona e di promuoverlo attraverso lo spazio web dedicato. Peccato che il progetto, a causa del Covid-19, non sia partito mentre invece il sito è continuato ad esistere, traendo in inganno moltissimi utenti e generando traffico del tutto immeritato.

La sentenza

La parola fine a questa spinosa faccenda è stata messa dalla World Intellectual Property Organization con sede a Ginevra. L’organizzazione, riconoscendo la fama della squadra di calcio, ha ritenuto opportuno tutelarne il marchio e quindi il dominio. Le contestazioni mosse nei confronti del rivenditore di automobili sono state molteplici. Per prima cosa, è stato sollevato il problema relativo al fatto che per gli utenti cadere in inganno era davvero troppo semplice. In seconda battuta, è stato evidenziato il fatto che l’azienda in questione non avrebbe avuto alcun genere di diritto sul nome e quindi sul dominio, non essendo conosciuto dai proprio clienti con l’acronimo AC. In ultimo e non in ordine di importanza, è emerso che l’azienda avrebbe registrato il dominio non certo in buona fede. Alla luce di queste motivazioni, il club di calcio è potuto rapidamente rientrare in possesso del dominio, mettendo finalmente fine al cortocircuito virtuale in cui i tifosi troppo spesso cadevano. Di sicuro, adesso il club avrà la possibilità di contare su una riconoscibilità molto più elevata oltre che attendibile.

Come fare se si ha lo stesso problema?

Doversela vedere con il medesimo problema dell’AC Monza non è affatto raro. Il meccanismo è molto semplice: il linea teorica, chi per primo acquista un dominio libero può procedere con la registrazione. Ciò vuol dire che per proteggere il proprio brand è sempre bene procedere con la registrazione di tutte le estensioni. In questo modo, incappare in spiacevoli questioni come quelle dell’AC Monza sarà decisamente molto più raro. Non farlo, è una disattenzione che alla lunga potrebbe costare molto cara. E se si dovesse recuperare un dominio? Le alternative sono diverse tra loro. Si può intraprendere la strada della negoziazione, intraprendere un procedimento di natura amministrativa o legale. Nel caso della negoziazione, si dovrà cercare un accordo con il proprietario nel dominio, nella speranza di riuscire a recuperarlo in maniera bonaria. La strada amministrativa, invece, è prevista nel caso in cui si abbia a che fare con un marchio registrato. Ultima alternativa è quella legale: mettere tutto nelle mani di un avvocato e intentare una causa significa consentire alla giustizia di fare il proprio corso e di fare in modo che ogni cosa, dominio compreso, torni regolarmente al proprio posto.

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