Dal 1° Ottobre 2021 SPID obbligatorio

Dal primo ottobre 2021 con l’evoluzione della piattaforma digitale amministrativa assisteremo all’avvento dello SPID. Che cos’è lo SPID? La risposta è semplice: si tratta, per la precisione, volendo dettagliare l’acronimo, del Sistema Pubblico di Identità Digitale, il quale attraverso una sola coppia di credenziali, ossia la userid e la password, si potrà accedere più facilmente a tutti i servizi online messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione. L’avanzato processo di digitalizzazione portato avanti dagli enti che appartengono alla PA ha come obiettivo principale quello di rendere il più semplice possibile il rapporto con i cittadini, attraverso l’introduzione per l’appunto dello SPID che diventerà sempre di più necessario e indubbiamente indispensabile per poter procedere ad eseguire una qualunque pratica online.

Nel corso dell’ultimo anno lo SPID ha via via sostituito i vari codici PIN e le credenziali di accesso ai portali web degli enti pubblici, diventando in questo modo essenziale per poter ottenere delle certificazioni via internet dalle varie amministrazioni pubbliche, oppure per richiedere finanziamenti, bonus e sovvenzioni nel caso in cui ne abbiate necessità. Quindi, questo codice SPID ha rimpiazzato i vecchi codici PIN che si usavano per entrare nelle varie piattaforme dell’amministrazione pubblica, per richiedere i vari servizi dell’INPS, oppure per avanzare richiesta del bonus cento dieci per cento, per i finanziamenti: in sostanza per tutti quei servizi che il cittadino chiede allo stato in generale e di cui quotidianamente ha necessità e bisogno. In pratica, sarà fondamentale al fine di usufruire di qualsiasi servizio offerto dalla Pubblica Amministrazione. Per ciò che concerne l’accesso ai portali della PA, la transizione che va dai diversi codici PIN di ciascun ente allo SPID è stata necessaria per consentire un processo graduale, ma soprattutto per continuare a garantire la fruizione di servizi continuativi e permettere all’utenza di tollerare il cambiamento e adattarsi anche alle novità del momento.

In effetti, una data indicativa che sicuramente non va dimenticata è quella del 28 febbraio 2021 quando le varie amministrazioni locali e centrali non hanno più rilasciato nuove credenziali di accesso ai diversi servizi e lo SPID è ufficialmente diventato l’unico mezzo per i nuovi utenti che si affacciano a questo mondo, per entrare ed usufruire dei servizi online facenti parte della Pubblica Amministrazione. Questo codice è realmente diventato a tutti gli effetti un’identità digitale ufficiale, al pari della carta d’dentità elettronica e della carta nazionale dei servizi. In effetti, le credenziali precedenti di autenticazione ai diversi portali pubblici hanno funzionato nell’arco dell’intero periodo di transizione, solo che ormai questa fase è al termine, siamo perciò agli sgoccioli, perché il passaggio definito sta per avvenire. Tutti i tipi di PIN, per ogni tipo di profilo, già forniti e rimasti ancora in essere nel periodo di passaggio saranno definitivamente dismessi entro la data del 30 settembre 2021 e non sarà prorogabile.

Durante il processo di integrazione della nuova identità digitale, le pubbliche amministrazioni hanno dovuto fare degli adeguamenti, in particolare: hanno dovuto procedere ad un veloce aggiornamento dei propri sistemi operativi informatizzati introducendo il riconoscimento dello SPID e della CIE, ossia la carta d’dentità elettronica, attraverso un sistema di identificazione che consente l’accesso ai diversi servizi digitali; hanno dovuto adeguarsi per l’introduzione della piattaforma pagoPA nei vari sistemi di incasso utilizzati al fine di riscuotere le proprie entrate. Inoltre, per ultimo ma non meno importante, hanno avviato dei progetti di trasformazione digitale indispensabili per permettere accessibili i propri servizi sull’applicazione IO.

Il primo ottobre è la nuova data da segnare, perché lo SPID entrerà in essere con ufficialità diventando l’unico mezzo e il solo codice d’accesso per entrare nei servizi online dell’INPS e dell’INAIL o per l’Agenzia delle Entrate. In seguito al cambio del codice non sarà più possibile accedere con il vecchio PIN, ma soltanto con il nuovo SPID tramite autenticazione. Questo passaggio definitivo non vale solo per le persone fisiche, ma bensì anche per gli utenti che agiscono come aziende, oppure come associazione di categoria o un libero professionista che magari usa il proprio SPID professionale.

Richiedere lo SPID: cosa occorre per averlo?

Gli utenti che dovranno avanzare richiesta per avere un account SPID devono possedere tre componenti fondamentali e indispensabili, ossia: un indirizzo mail personale, un numero di cellulare sul quale poter ricevere sms di verifica e un documento di identità e la tessera sanitaria con codice fiscale. La richiesta dello SPID prevede non solo il possesso dei requisiti elencati poc’anzi, ma è fondamentale completare la procedura di riconoscimento personale dalla quale non ci si può sottrarre per avere un’autenticazione totale e sicura. Questa si può svolgere attraverso tre modalità che sono: di persona, quindi “vis-à-vis”, online oppure via webcam. Come primo step è fondamentale scegliere un identity provider ufficiale, ossia un soggetto regolarmente abilitato dallo Stato a poter rilasciare le identità digitali ai nuovi utenti. La scelta può essere indirizzata verso un provider qualunque, basta che sia autorizzato e riconosciuto. Seguendo i vari step si potrà facilmente accedere all’identità digitale, sia per uso prettamente personale che per utilizzo professionale. Di solito attraverso questa modalità, il riconoscimento dell’utente avviene via webcam e si può accedere ad un’area riservata attraverso un’adeguata assistenza clienti svolta anche su WhatsApp.

In linea generale, alcuni provider sono a pagamento altri sono gratuiti, ad esempio uno di questi è anche Poste Italiane, la quale svolge la procedura di riconoscimento attraverso una modalità del tutto gratuita. Quando si procede alla registrazione per la richiesta della identità digitale, è necessario indicare quale modalità si preferisce per il riconoscimento. L’identity provider può essere scelto in base ad alcune considerazioni necessarie da fare, come: valutare quale sia la modalità di riconoscimento che rientra nelle proprie preferenze e comodità; considerare se si è già registrati sul sito dell’IP, come quello di Poste Italiane; capire che tipo di livello di sicurezza dello SPID risulta necessario; se ci sono delle procedure più semplici per quei cittadini italiani che vivono all’estero, ma che hanno necessità di avere l’identità digitale.

Lo scopo principale di questa procedura di riconoscimento è fondamentalmente incentrato sull’associazione delle propria identità reale a quella fornita digitalmente, dal momento che ad esempio l’operatore alle poste dovrà semplicemente accertarsi che la persona fisicamente dinanzi a lui sia la stessa che ha fatto richiesta dello SPID, quindi che ha eseguito la procedura online ed ha inserito i propri dati anagrafici. Ovviamente, i dati inseriti in piattaforma devono essere conformi a quelli presenti sul proprio documento d’identità in corso di validità.

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